martedì 26 luglio 2011

La solitudine stellare

Il filosofo è amante della luce e i suoi pensieri non sono oscuri ma chiari, e luminosi.
Quando sei immerso nella vita, e sei interamente coinvolto nel suo scorrere, quando godi in compagnia le ore piacevoli della giornata, ma avverti il bisogno di chiamarti fuori, di vederla da lontano la vita, di prenderne le misure e capire la rotta, allora sei entrato nella filosofia che è una forma speciale di solitudine stellare. Più ti allontani dagli uomini e dalla loro vociante presenza, più sei vicino alla loro mente e alla loro anima. Come accade a chi lascia la patria per esilio o necessità, così il cuore del mondo appartiene a chi sa distaccarsene, a chi sa viverlo in disparte, a chi sa mirarlo e amarlo a distanza. Quella è la solitudine stellare della filosofia. Sei solo con il mondo intero quando sei filosofo, vivi la tua solitudine in compagnia del cosmo, ti senti fratello minore delle stelle e , come loro, osservi il mondo a distanza, lo scruti nella notte, vivi una gremita solitudine con altre stelle e lo illumini di una luce remota, a volte invisibile o appena visibile a chi riesce a guardare.
Marcello Veneziani Vivere non basta. Lettere a Seneca sulla felicità

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