mercoledì 24 settembre 2014

Amare il limite dell'altro

Quando amiamo davvero, ossia quando amiamo l'Altro e non l'Uno che siamo attraverso l'Altro, che cosa amiamo? quando lo psicanalista ascolta un paziente dire "mi sono innamorato", la prima cosa che fa è chiedere "di cosa?". E lo chiede proprio perché sa che non c'è una vera risposta, o meglio che essa è molto complicata. Il paziente comincia allora la lista dei tratti, degli elementi e delle proprietà: la gentilezza, l'intelligenza, il viso. Ma, secondo Lacan, è solo quando a quella domanda compare la risposta "tutto, sono innamorato di tutto" che siamo di fronte a un amore che va al di là del narcisismo. "Tutto" vuol dire quello che l'altro è e quello che fa, il colore dei suoi capelli, il difetto del suo naso, il suo odore. Nella misura in cui possiamo dire questo, emancipiamo l'amore dall'idealizzazione narcisistica, perché amiamo dell'altro anche il suo limite. Amiamo il suo limite innanzi tutto, la sua mancanza innanzi tutto, la sua imperfezione.

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