La celebrazione
dell’Io, della sua autonomia, del suo potere deliberativo e della
sua autoconsistenza, è una cifra sintomatica del nostro tempo. Il
fantasma ipermoderno della libertà come dispiegamento dell’Io è
la manifestazione fondamentale di questa follia. Di quale libertà si
tratta? Di una libertà sganciata dalla responsabilità. Questo
comporta la cancellazione della propria provenienza, delle proprie
radici, del debito simbolico nei confronti dell’Altro. Il fantasma
della libertà rifiuta, insieme all’esperienza del limite, la
discendenza, l’esperienza stessa della filiazione, rifiuta il
nostro essere figli. L’affermazione dell’Io avviene contro
l’esistenza dell’Altro, contro la trascendenza del linguaggio che
impone all’umano la necessità di subordinarsi alla Legge della
parola.
Massimo Recalcati
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