domenica 5 luglio 2015

Il tutto è anche il nulla

Se una foglia d’albero all’improvviso diventasse consapevole e conscia, la foglia vicina le sembrerebbe “altro da se”. Come potrebbe sapere che una foglia appesa a un altro ramo è parte di lei? Non può nemmeno accorgersi che una foglia appesa al suo stesso ramo fa parte di lei! Persino la foglia accanto a lei sembrerà altro da sé. Accade perché la consapevolezza della foglia è individuale.
Ma se la foglia entra nella propria interiorità, presto si renderà conto che la foglia vicina è appesa allo stesso ramo da cui pende anche lei, e che entrambe attingono la loro linfa vitale dalla stessa fonte. Se questa foglia va ancora più in profondità, si renderà conto che non solo il suo ramo, ma persino quello vicino fanno parte dello stesso albero e che la linfa vitale a cui attingono è una sola. E se giunge fino alle radici dell’albero, si accorgerà che tutti i rami e tutte le foglie fanno parte dello stesso albero.
E se questa foglia prosegue il suo viaggio ed entra nel cuore della terra, la terra da cui l’albero vicino è emerso, sarà consapevole che, insieme al suo albero, anche tutti gli altri sono figli della stessa madre: di Madre Terra. E nel caso in cui questa foglia vada ancora oltre, scoprirà che, in ultima analisi, tutto il cosmo non è nient’altro che la sua estensione, la sua ramificazione. Quindi, questa piccola foglia è solo un’estremità di questa immensa esistenza.
Una foglia è un individuo separato. Quando diventa consapevole di sé come parte e cessa di essere un individuo, diventa consapevole del tutto. Se ti fermi al primo risveglio e non indaghi oltre, e se ergi un recinto intorno alla sorgente della tua consapevolezza, ristagnerai come anima. Diverse religioni si sono fermate all’anima, non vanno oltre. Ma l’anima non è l’esperienza assoluta; queste religioni hanno percorso soltanto metà della strada. Se vai oltre, anche l’anima scomparirà e rimarrà soltanto dio o il tutto.
E come ho detto prima, se vai oltre, persino dio scomparirà e ciò che rimarrà infine sarà il nirvana o il vuoto. Oppure potremo dire che rimane il nulla. Quindi, coloro che hanno fatto un passo al di là di dio sono giunti al nirvana. Sono loro che parlano dell’abisso assoluto o del vuoto assoluto. Dicono che là non c’è più nulla: alla fine non c’è nulla, o c’è il nulla stesso.
La verità è questa: quando ti rendi conto del tutto, allo stesso tempo ti rendi conto anche del nulla. Il tutto è anche il nulla.


Osho, Vortici di energia

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