giovedì 14 gennaio 2016

Accettare il caos

Jung dice: accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò. 
Il Saggio dice: bisogna chinarsi un po’, per attingere l’acqua dal fiume. Significa che la ricerca interiore nasca dall’umiltà. Di contro, la mancanza di umiltà è collegata al desiderio di controllo e di potere sugli altri. 
C’è qualcosa che ci mette nello stato d’animo di rischiare tutto, si chiama amore. La trasformazione interiore la si ottiene solo con la follia dell’amore – dice Jung - la più infallibile dimensione dinamica che porta l’inconscio alla luce. 
Allora, è piuttosto l’incapacità di amare che priva l’uomo delle sue possibilità. Ecco dove sta il problema. Questo mondo è vuoto solo per colui che non sa dirigere la sua dimensione erotica sugli altri, conferendo loro vitalità e bellezza. 
Non a caso il fine di ogni buona psicoterapia è acquisire la capacità di amare, al fine di varcare la soglia del guscio narcisistico e proseguire oltre. Anima è il ponte verso l’ignoto, verso l'inconscio, verso l'Altro. 
Attraversare un ponte significa svuotarsi per aprirsi al nuovo, lasciare il vecchio racconto che ci siamo fatti di noi stessi per promuoverne uno inaudito, inedito, nuovo. Insieme ad un Altro.

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